23/02/2022 11:44:09

Oltre 1.200 visitatori per ''La terra di Figline e Incisa''

Si è conclusa domenica scorsa la mostra dedicata al patrimonio artistico del territorio. Centinaia di visite a Palazzo Pretorio, più di 320 studenti negli appuntamenti dedicati, tre giornate di studio e numerose iniziative collaterali

Oltre 1.200 visitatori in 26 giorni di apertura al pubblico, più di 320 studenti delle scuole del territorio in visita con percorsi didattici dedicati ai più piccoli, tre momenti di approfondimento fra congressi, cerimonie e giornate di studio, oltre a tante iniziative collaterali. È il bilancio finale de “La terra di Figline e Incisa”, la mostra d’arte dedicata a cinque secoli del patrimonio artistico locale ripercorso attraverso 30 opere restaurate dal Comune negli ultimi 40 anni. La mostra, ospitata a Palazzo Pretorio di Figline, si è conclusa domenica 20 febbraio dopo tre mesi di apertura.

“Numeri – spiega l’assessore alla Cultura, Dario Picchioni – che testimoniano lo straordinario successo di questa iniziativa. Centinaia di nostri concittadini, ma anche tanti visitatori arrivati da altri comuni, hanno voluto vivere questo emozionante viaggio attraverso cinque secoli d’arte, restando ammirati davanti alle opere del Cigoli, all’Ultima cena del Vasari, ai dipinti di Egisto Sarri o all’immagine di San Romolo, protettore della Diocesi di Fiesole, che offre la città di Figline alla Madonna nel dipinto di Giovanni Andrea de Magistris da Caldarola, forse l’opera simbolo della nostra comunità. Segno di come l’arte, quando viene resa accessibile, è un patrimonio vivo e sempre capace, grazie a iniziative come questa, di diventare un laboratorio di produzione culturale che parla a tutti, dall’addetto ai lavori all’alunno delle elementari. Dalla mostra sono nate giornate di studio sui temi della valorizzazione del patrimonio, hanno preso vita a una serie di studi critici, un documentario e tante attività didattiche grazie alle quali i nostri piccoli visitatori si sono scoperti restauratori per un giorno. Ricordo il pensiero lasciato da un visitatore sul libro degli ospiti all’uscita della mostra che mi sembra riassuma al meglio il senso dell’iniziativa. Diceva: “Grazie per aver organizzato questa mostra che aiuta a comprendere da dove veniamo e dunque chi siamo””.

Inaugurata il 20 novembre scorso, la mostra – aperta sempre a ingresso gratuito – ha da allora ospitato una serie di iniziative collaterali, a partire dalla cerimonia di consegna del Premio Bambagella, massima onorificenza del Comune di Figline e Incisa Valdarno, del 30 novembre. In quell’occasione venne presentato il documentario “Art.9 – Storie d’arte a Figline e Incisa”, il dialogo tra un funzionario pubblico e un antiquario accomunati dalla stessa passione per l’arte, un racconto a due voci sul ricco patrimonio cittadino e sulla campagna di restauri curata dal Comune negli ultimi 40 anni. Seguì, il 16 dicembre, il convegno “Beni culturali e territori”, una mattinata di studio sulle buone pratiche di valorizzazione artistica che ha coinvolto amministratori locali, direttori di musei, storici, esperti di beni culturali e altri professionisti del settore. Il finissage di sabato scorso ha invece riunito tutti gli esperti d’arte che hanno curato le mostre ospitate a Palazzo Pretorio negli ultimi 16 anni, per un bilancio delle attività pubbliche di promozione culturale.

Nel frattempo, la mostra ha aperto le porte a 15 classi delle primarie e medie del territorio, oltre ad altre classi dell’Isis Vasari, per visite e attività su misura per i ragazzi. A tutti i visitatori under 14 è stato distribuito gratuitamente un kit didattico composto da un volumetto sulle opere in mostra e delle matite colorate. Tutto esaurito per le due visite guidate curate dalla sezione locale dei Soci Coop Valdarno Fiorentino. Infine, le opere in mostra sono state lo spunto per una “Caccia al particolare”, il gioco promosso sui profili social del Comune ispirato proprio dalla storia dei dipinti e delle sculture de “La terra di Figline e Incisa”. La vincitrice, Barbara, si è aggiudicata due biglietti per uno spettacolo del Teatro comunale Garibaldi.

Alcune immagini del finissage di sabato 19 febbraio:

 

Andrea Tani
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